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Moncler Genius Building, passerella dal futuro!

Ha aperto alla grande Milano Moda Donna con  l’evento di lancio del nuovo corso di Moncler, con le collezioni multiple di Moncler Genius scaturite dalla visione futuribile di Remo Ruffini, presidente e Ceo del brand, che con grande coraggio ha rotto con l’individualismo di un singolo stilista-star per ricercare il nuovo nel lavoro collettivo di otto creativi.

Un progetto dalle mille suggestioni perché nonostante il nome (edificio) non sarà un luogo fisico, bensì mentale.

Qui potete vedere alcune immagini dell’evento.

LA LOCATION

La location, il Palazzo delle Scintille, adiacente al complesso City Life si è trasformato per una sera in un maxi hangar scintillante. Oltre 500 persone hanno contribuito all’allestimento della location per la presentazione delle nuove collezioni e per il Party con 1500 invitati. Qui potete vedere alcuni immagini dell’allestimento.

IL CONCEPT

Le consuete tempistiche del sistema moda vengono annientate da consegne in tempo reale a negozi e pop-up store attraverso appuntamenti irregolari. È cambiato il mondo, l’era digitale ha dato una forza nuova. Il consumatore vuole avere un rapporto più diretto quindi Moncler ha cambiato strategia.

L’iniziativa porterà a ridurre il lasso di tempo che intercorre tra la presentazione delle collezioni e l’arrivo nei negozi. Ciascuna troverà spazio singolarmente negli store, a partire da Giugno, e da Ottobre saranno presenti contemporaneamente nei punti vendita, con l‘idea di offrire un’inedita tipologia di esperienza al consumatore.

“Il futuro” di Moncler è stato rappresentato da otto grandi “box” argentate in ognuna delle quali è andato in scena il volto nuovo del brand per mano del pool di stilisti che fanno parte del visionario progetto Moncler Genius.

Sono come le otto parti di un fantomatico building, ognuna delle quali racchiude una delle sfaccettature di Moncler. Attraverso queste otto collaborazioni, l’universo del marchio si è notevolmente ampliato. Ogni stilista ha offerto la propria interpretazione; c’è chi è stato più concettuale, altri sono stati più tecnici, altri ancora si sono concentrati sul design.

Il punto di partenza è uno: l’iconico piumino Moncler e queste sono le 8 collezioni per l’Autunno-Inverno 2018/19

  1. Moncler Pierpaolo Piccioli, è l’essenza pura
  2. Moncler 1952,  è l’accento pop
  3. Moncler Grenoble, è lo stile multiforme
  4. Moncler Simone Rocha, è la femminilità pragmatica
  5. Moncler Craig Green, è il vestire come habitat naturale
  6. Moncler Noir Kei Ninomiya, è la geometria indossata
  7. Moncler Fragment Hiroshi Fujiwara, è la sottigliezza culturale metropolitana
  8. Moncler Palm Angels, è la comunicazione virale

Ed ecco le stanze delle meraviglie con le creazioni degli stilisti, mentre in un delizioso recito “innevato” giocano alcuni cagnolini coi cappottini di piuma Poldo Dog Couture nei colori del brand, bianco rosso e blu.

1. MONCLER PIERPAOLO PICCOLI

Nell’idea di Pierpaolo Piccioli il classico piumino Moncler raggiunge la sua forma più chiara e pura, ridotto a un’essenza in cui la funzionalità ha la forza della couture. Il designer ha voluto restituire una certa idea di purezza e autenticità eliminando ogni tipo di eccesso.

2. MONCLER 1952

Karl Templer dà vita alla linea principale, che fa riferimento all’anno di fondazione del brand, reinterpretando i modelli classici con colori pop e macro logo a contrasto.

3. MONCLER GRENOBLE

La linea Grenoble, dedicata alla montagna e disegnata da Sandro Marino ne riflette il fascino, con eccentrici alpinisti colorati, adagiati a terra e riflessi in un maxi specchio che si allunga in altezza. Stampe e tessuti, insoliti per il mondo della montagna assumono qualità tecniche performanti, mantenendo intatta l’eleganza.

4. MONCLER SIMONE ROCHA

Simona Rocha lavora su sagome voluminose e proporzioni decostruite ispirandosi alle audaci scalatrici di epoca vittoriana in sottoveste. Sfilano moderne principesse giapponesi vestite con lunghi abiti di tulle dotati di piumini decorati.

5. MONCLER CRAIG GREEN

Craig Green ha concepito prodotti in grado di riscrivere il dialogo tra i capi e il corpo, ciò che si indossa e l’habitat. Moderni samurai in bianco e nero accanto a giganti installazioni.

6. MONCLER NOIR KEY NINOMIYA

Kei Ninomiya, attraverso il proprio brand Noir, progetta silhouette d’impatto moltiplicando moduli in geometrie da indossare. Applicando la sua meticolosa artigianalità al piumino, lo trasforma per la prima volta anche in una maglia.

7. MONCLER FRAGMENT HIROSHI FUJJWARA

Da “infiltrato pop”, Hiroshi Fujiwara ha fatto proprio il piumino Moncler rafforzandone il cult-status.

8. MONCLER PALM ANGELS

Francesco Ragazzi riduce all’essenza il piumino e sceglie slogan e loghi per diffondere il suo messaggio in maniera virale. Il designer preferisce le luci al neon di un eccentrico pop-up shop, dove Moncler si fa anche merchandising, grazie a lettering e loghi studiati e trendy che ricordano la sua Palm Angels. Ragazzi ha avviato Palm Angels come un progetto fotografico: tra il 2011 e il 2013 ha scattato splendide immagini in bianco, nero e oro del sole californiano, con protagonisti i ragazzi e le ragazze che vivono la vita da skater a Los Angeles. Dopo aver pubblicato un libro con lo stesso nome, Palm Angels è diventato anche un brand che trasforma l’ispirazione dell’assolata Sunset Boulevard in un moda uomo e donna street-luxury.

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