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The Medici Effect

1894The Medici Effect è il titolo di un libro scritto da Frans Johansson e come potrete capire descrive l’effetto positivo che ebbe la Famiglia de’ Medici nel favorire quel periodo fertile a livello di creatività e di idee.

Fu allora che iniziò a diffondersi la convinzione che i grandi risultati creativi  o scientifici fossero conseguenza diretta dell’istituzione e delle capacità delle persone e non l’opera di qualche entità divina esterna. All’improvviso, il genio era l’essere umano. Il Rinascimento la strada ha aperto la strada a un’epoca in cui il potenziale umano è stato liberato, producendo una grande quantità di risultati. Fautori e sostenitori di questa nuova tendenza furono le Grandi Casate del tempo. Una fra tutti la Famiglia de’ Medici a Firenze. Questa piccola introduzione era doverosa perchè a distanza di tempo la storia in qualche modo si sta ripetendo.

Oggi non parliamo di grandi Casate ma di figure filantropiche che credono in cause di rilevanza nazionale e, soprattutto, destinano un quinto dei loro guadagni annuali in donazioni benefiche. Questo dato è emerso durante il Lang Philanthropy Day, unitamente al fatto che gli UHNWI (Ultra High Net Worth Individuals, ossia le persone con enormi patrimoni a disposizione) nel nostro Paese sono cresciuti in questi ultimi anni e con tassi più alti della media europea. Oggi l’Italia è nona al mondo per numero di famiglie milionarie.

In italia ci sono diversi i filantropi che stanno davvero innovando. Vi ho parlato diverse volte di Brunello Cucinelli, fondatore e presidente Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, oppure Renzo Rosso, fondatore e presidente della Fondazione Only the Brave. Ci sono filantropi in ogni settore, per la musica abbiamo Andrea Bocelli, fondatore e presidente Fondazione Andrea Bocelli, oppure Marino Golinelli, fondatore e presidente della Fondazione GolinelliDiana Bracco, presidente della Fondazione Bracco.

Spesso queste figure scelgono di destinare i loro finanziamenti per promuovere iniziative sul territorio a favore della comunità. Rispetto al passato questi progetti hanno obiettivi precisi:

1) Acquisire una fonte di crescita e innovazione

2) Attrarre e far rimanere i talenti migliori

3) Rafforzare il proprio  brand

4) Migliorare l’efficienza della catena di distribuzione 

5) Costruire e sviluppare in modo innovativo gli eco-sistemi locali

Quello che ho notato è che in passato esistevano degli schemi mentali che favorivano il proliferare delle idee. Per ogni schema vi farò un esempio.

1) Sfidare le convinzioni del passato

Copernico, Galileo e Keplero si chiedevano: “E se la Terra non fosse il centro dell’Universo? Se ruotasse intorno al Sole insieme con gli altri pianeti?

2) Cavalcare le tendenze

Petrarca comprese la forza rivoluzionaria delle tendenze emergenti, le tempeste varie e confuse di cambiamento che annunciavano un’epoca migliore.

3) Far leva sulle risorse

Coloro che vissero il Rinascimento consideravano se stessi e il mondo come una collezione di competenze e di risorse che potevano essere ricombinate per poter cogliere nuove opportunità. Un esempio? La stampa a caratteri mobili di Gutemberg frutto dell’esperienza come orafo di Gutemberg e dell’osservazione del torchio per la produzione del vino.

4) Comprendere i bisogni

Per gli innovatori del Rinascimento la curiosità insaziabile per il mondo che li circondava era imprescindibile, come la convinzione di poter fare del mondo un posto sempre migliore. In questo caso il miglior esempio che possa farvi è rappresentato da Leonardo da Vinci. Leonardo scrisse oltre 13.000 pagine in cui quotidianamente riportava le sue osservazioni e suoi studi.

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