H-Farm Campus
Il 7 settembre è stato inaugurato H-Campus, il più grande polo per l’innovazione e la formazione in Europa.
Un luogo dove scuola, talenti e mercato si contamineranno.
Il Campus si trova nel cuore del Parco Naturale del Sile, a Ca’ Tron, la più grande tenuta agricola a corpo unico d’Italia, che confina con la laguna di Venezia. Una posizione strategica, nel Nord Est Italia, a soli 12 chilometri dall’aeroporto Marco Polo di Venezia, a 20 chilometri da Treviso e 50 chilometri da Padova.
Il campus ospiterà 3.000 persone, di cui 2.000 studenti (dalle elementari alla laurea triennale ai master, tutto in inglese). Investimento di oltre 100 milioni di euro. Superficie complessiva: 51 ettari, di cui solo il 10% è edificato. Il resto sarà lasciato a “parco” accessibile alla comunità. Saranno piantati otre 3.500 alberi e tutti possono donarne uno. Sarà un campus sostenibile e autosufficiente per l’85% del suo fabbisogno energetico.
H-Campus rappresenta un nuovo modello, dove scuola, mercato e mondo dell’innovazione lavorino fianco a fianco, alimentandosi l’uno con
l’altro, creando così le migliori condizioni per lo sviluppo di una nuova economia e un bacino di talenti unico a cui potrà attingere l’intero Paese.
Riccardo Donadon
La progettazione è stata curata all’architetto Mariano Zanon, fondatore dello studio Zanon Associati (ZAA), in continuità con il distretto formativo e digitale già attivo da anni nell’area. H-Campus è stato concepito come un nuovo paesaggio costruito, inserito nel contesto agricolo.
«Un bilancio di cubatura pari a zero grazie a un progetto messo a punto con consulenti legali e urbanisti che ci hanno permesso di arrivare ad una soluzione dove, grazie al risanamento di alcune aree, si arriva a dare vita al nuovo progetto»
Mariano Zanon
H-Campus sarà dotato di impianti sportivi, spazi eventi, edifici dedicati alla formazione, aree dedicate alla ristorazione, una grande biblioteca e una Conference Hall aperta al pubblico e firmata dall’architetto Richard Rogers.
È una scuola in cui la lingua inglese e il digitale costituiscono gli strumenti fondamentali per costruire un approccio didattico stimolante e dinamico per preparare i ragazzi ad affrontare un mondo in costante mutamento, favorendo lo sviluppo delle singole potenzialità.
Oltre quindi alle materie “tradizionali” come inglese, matematica, storia, scienze, gli studenti di H-IS, in base all’età e seguendo l’adaptive learning, imparano i fondamentali della programmazione, della computer grafica, dell’animazione 3D e dello storytelling, anche attraverso l’utilizzo della realtà virtuale.
Il Campus sarà facilmente accessibile grazie a interventi sulla viabilità e mobilità volti a ridurre al minimo l’impatto dell’insediamento sul territorio a livello di traffico, circolazione e inquinamento.
In tutto sono destinati oltre 8 milioni di euro alle opere viarie di accesso al campus che comprendono la realizzazione di una nuova rotonda sulla Statale 14 e una nuova strada di accesso alla tenuta Ca’ Tron per agevolare il flusso dell’alto numero di utenti e ridurre il carico sulla viabilità ordinaria.
Oltre al restyling della rete viaria, gli interventi in programma prevedono il potenziamento del trasporto pubblico con nuove linee di autobus, soluzioni di car pooling e car sharing con l’utilizzo di mezzi elettrici. Il campus verrà dotato di 500 tra bike, e-bike, caddy car e monopattini elettrici.
Il campus è uno dei primi impianti 5G in Italia ed è quindi il luogo ideale in cui sperimentare nuove tecnologie per le smart cities e la realtà virtuale. Grazie al 5G, l’interazione in realtime è possibile anche tramite sistemi interconnessi in qualsiasi posto: per esempio gli studenti potranno fare lezione in realtà virtuale senza alcun ritardo, permettendo un’esperienza interattiva e completamente fruibile.
A tutti i bambini dai 3 anni in su che entrano alla H-International School viene fornito un pc e un iPad. Le dotazioni tecnologiche presenti nelle aule sono impressionanti. Si insegna il coding usando Swift Playground e nelle aule si usa un software – sempre Apple – per la didattica collaborativa e l’interazione costante tra studente e docente. I bambini imparano il sistema solare con gli Oculus Rift, che permettono anche di “vedere” dentro al corpo umano e testare, ad esempio, quanto corre l’emoglobina nel sangue.
La sicurezza è garantita da un sistema di controllo accessi all’avanguardia che, unito alla videosorveglianza AXIS, permette di ottenere i più elevati standard di sicurezza a garanzia degli studenti, professionisti e abitanti del campus.
Tramite smartphone è possibile fruire di qualsiasi servizio erogato all’interno del campus, dall’apertura della porta della camera nello studentato, al pagamento interno nei locali, fino alla prenotazione del campo da tennis. Periferiche IOT, ampi schermi Apple TV in tutte le aule didattiche, stampanti 3D, laboratori di realtà virtuale: queste sono solo alcune delle tecnologie che animano il nostro campus rendendolo uno dei centri più innovativi e tecnologici in Europa.
Il costante confronto e l’attenzione al territorio rende il campus di H-FARM un luogo accessibile e aperto a tutti. L’iter di progettazione ha portato alla definizione di accordi per consentire alla comunità di sfruttare le nuove opportunità generate dal campus.
In particolare, previa registrazione e grazie a convenzioni studiate ad hoc, tutti i residenti dei comuni limitrofi potranno accedere agli spazi verdi convertiti in un grande parco pubblico, al centro sportivo così come alla biblioteca e ai suoi servizi.
Eventi, talk, lecture, mostre e concerti animeranno inoltre la Conference Hall per tutto l’anno.
L’operazione H-Campus è stata possibile grazie alla costituzione, nel febbraio del 2017, di un fondo immobiliare chiuso, non speculativo, denominato “Ca’ Tron – H-Campus”. Il Fondo, gestito da Finint Investments Sgr (la società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Finint), ha un attivo di oltre 101 milioni di euro ed è stato sottoscritto per oltre il 95% da investitori istituzionali: Cattolica Assicurazioni detiene la quota maggioritaria del Fondo (56% del patrimonio), Cdp Investimenti Sgr (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), con il fondo FIA 2 “Smart housing, smart working, Education & Innovation, il 40% ed infine Ca2 Tron Real Estate (la società dei fondatori di H-FARM), per il restante 4%.
I costi della scuola dell’obbligo vanno dai 7 ai 12 mila euro all’anno, chi volesse anche la residenza deve aggiungerne altri 10 mila. Tuttavia i fondatori vorrebbero rendere accessibile la scuola a tutti, e per questo è stata aperta la H-Campus Foundation che si occupa di prendere fondi da privati per distribuirli in borse di studio.
«Non vogliamo che sia elitaria per possibilità economiche, vogliamo che sia elitaria per le persone che ci studiano, vogliamo che sia elitaria di testa»
Riccardo Donadon
Oltre ai corsi per gli studenti, H-Campus formerà anche gli insegnanti della scuola pubblica. La struttura, infatti, ha firmato una partnership con il Miur per sostenere corsi di formazione per gli animatori digitali, la nuova figura introdotta dal Piano Nazionale Scuola Digitale.
Con progetti come H-Campus l’Italia guarda al futuro e lo fa senza dimenticare di rispettare il territorio e coinvolgendo i residenti in un progetto ambizioso che punta a diventare un modello. La capacità di alcuni manager è quella di anticipare il futuro e Riccardo Donadon ci è riuscito.
Sul sito, nella sezione del sito Chi siamo, viene raccontata la storia di H-Farm e di come si sia arrivati a H-Campus. Mi ha colpito una foto del 2005.
Una tenuta agricola, 2 startup e uno staff composto da 28 persone.
E poi c’è una lettera H. Sta per Human, perché le persone sono al centro di tutto ciò che fanno: nei servizi, nelle relazioni, nelle interazioni. Human, perché sono le persone che fanno la differenza. Il futuro che avevano sognato era appena agli inizi, guardate oggi dove sono arrivati!
Spero presto di poter visitare questo Campus e quando lo farò vi porterò con me!
Piccolo aggiornamento, siamo nel 2022 e il sogno si è avverato. Sono stata davvero nel Campus e posso dirvi che è davvero super. Camminare tra quei viali ti mette addosso una strana energia, non so in testa mi girava questa frase….tutto è possibile!
Sapete il primo posto in cui sono andata? La biblioteca, si può salire sul tetto e vedere tutto il campus!