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E-learning al tempo di TikTok

Tik Tok è un app di straordinaria popolarità tra giovani e giovanissimi. L’anno scorso è stata l’app più scaricata con numeri di estremo interesse: più di 1 miliardo di download e 500 milioni di utenti mensili. Gli utenti italiani di TikTok sono oltre 2,4 milioni, prevalentemente teenager e Generazione Z.

TikTok è quindi l’app del momento: le sue caratteristiche di successo offrono spunti di riflessione utili anche per il settore e-learning. La mia riflessione parte dall’analisi di alcuni dati e da alcuni episodi che hanno fatto “rumore”.

Il liceo Malpighi di Bologna ha vietato i telefonini a ragazzi e professori durante le ore di scuola, gli hashtag #teacher e #teachersoftiktok hanno un totale di 72,1 miliardi di visualizzazioni su TikTok. In molti video, si vedono educatori che spiegano il loro approccio all’insegnamento, mentre in altri ci sono vere e proprie lezioni in classe, con bambini e compiti. Non mi addentro sulla questione privacy perché è chiaro ed evidente che spesso spetta ai singoli distretti e scuole determinare le proprie politiche sui social media. La novità di TikTok evidenzia che alcune istituzioni non hanno politiche aggiornate sul suo utilizzo da parte degli educatori.

L’anno scorso, secondo una ricerca condotta da Skuola.net, gli adolescenti erano interessati al tema della sicurezza online:

  • L’80% ha consultato i regolamenti delle piattaforme, ma vorrebbe saperne di più
  • Gli insegnanti il loro punto di riferimento principale sul tema (41%)
  • Genitori (26%)

Di recente ho letto un’intervista in cui Anna Pitts, una ricercatrice del Graduate Recruitment Bureau, ha affermato che:

Studies have shown that we rely heavily on our senses to process information when learning and engaging more than one sense when teaching can help information processing. Using multiple senses allows more cognitive connections and associations to be made with a concept.

Anna Pitts

L’utilizzo di più sensi contemporaneamente permette più connessioni cognitive e associazioni relativamente ai concetti appresi.

Quindi i tre principi guida di TikTok sono:

  • Make it engaging & enjoyable
  • Keep it focus
  • Use audio and video

TikTok permette di acquisire talento, e quindi gratificazione immediata. Che si tratti di interpretare un brano famoso, o una coreografia, l’app aiuta l’utente a realizzare il video e a migliorare continuamente, di registrazione in registrazione. Abbiamo quindi qui un mix molto interessante di informal learning e di learning by doing, due tendenze dell’e-learning che sono già in atto in molti progetti di formazione. Inoltre molti ragazzi aiutano i coetanei a usare l’app e li invitano in Challenge.

l modello utilizzato da TikTok è lo stesso che si utilizza per il concetto di apprendimento collaborativo. Per essere efficace questo apprendimento deve essere:

  • Realizzato intorno alle necessità e ai desideri dei membri;
  • Permettere ai partecipanti di gestire in modo autonomo il loro ruolo e il contributo offerto alla comunità
  • Offrire una reale opportunità di arricchire e approfondire la materia
  • Creare un clima protetto per esprimersi, in cui si ha la libertà di commettere errori o inesattezze e che diventa esclusivamente un processo interno alla comunità

Intelligenza artificiale

L’innovazione più grande, rispetto ai concorrenti, sviluppata da TikTok è il suo utilizzo dell’intelligenza artificiale che è molto raffinato e prende più nel segno (rispetto ai concorrenti) quando mappa i nostri interessi, ci profila, presagisce la direzione dei nostri desideri ed istituisce, per noi, ex novo, l’oggetto di nuovi desideri. L’obiettivo di TikTok non è attrarre gli inserzionisti, o gli influencer, ma far passare sempre più tempo agli utenti sulla piattaforma.

Mobile first

TikTok è un social che si utilizza da smartphone e che vive di mobilità. I contenuti formativi e le piattaforma e-learning sono sempre più fruiti in mobilità diffondendo una vera cultura del mobile learning. È essenziale permettere a giovani e giovanissimi di accedere a nozioni o altro con la massima libertà e rendendoli protagonisti; proprio come fa TikTok.

Contenuti brevi

Tik Tok è un social network che permette di condividere clip di 15 o 60 secondi abbinate a musica, effetti sonori e filtri. Appare evidente qui l’affinità con un’altra caratteristica emergente del digital learning quella relativa al microlearning e alla necessità di utilizzare forme brevissime e spezzettate del contenuto formativo, al fine di renderle più fruibili e assimilabili.

Gamification

Su TikTok le Challenge sono sfide a cui sono chiamati gli utenti di TikTok. Nel mondo, la sfida più virale è stata #Theclimate (400 milioni di visualizzazioni totali), una gara in cui gli utenti mostravano in una clip un comportamento virtuoso che avevano iniziato ad adottare per aiutare il pianeta. Coinvolgere gli utenti attraverso gare, classifiche, quiz è l’obiettivo degli strumenti di Gamification che vengono proposti da tempo nei percorsi e-learning, realizzando metodologie di produzione multimediale per favorire engagement ed offrire il massimo livello di giocabilità e adattamento ai contenuti.

Passiamo ad alcuni esempi che mi hanno colpita. Parlo di professori, scrittori che utilizzano TikTok non solo per diffondere contenuti ma soprattutto per creare un rapporto diretto con i giovani.

  • Kevin McClintock, insegnante nella scuola secondaria di primo grado è diventato popolare per le sue strategie relazionali basate sulla danza, è seguito da oltre 2 milioni di persone
  • Laurie Knox, docente di Economia a Londra ed esperto di linguistica, ha circa 1,2milioni di follower e spopola su TikTok
  • Sandro Marenco, professore di inglese e tedesco ad Alessandria, su TikTok ha lanciato un video per studiare, accompagnato dall’hashtag #RipassiamoInsieme e ha superato 300mila follower, con i post letti da oltre 4 milioni di studenti
  • Elia Bombardelli, trentino, docente di matematica, che ha caricato oltre 200 video lezioni su YouTube
  • Antonella Visconti insegna a Varese ed è riuscita a spopolare su TikTok, grazie a pillole di greco, latino e di letteratura e poesia
  • Norma Cerletti su TikTok ha una community di quasi 400mila seguaci e ha da poco fondato la sua scuola online.

Vi invito ad ascoltare le parole di Alessandro D’Avenia, scrittore, editorialista, docente di latino e greco che riflette sul ruolo della scuola oggi.

Ho trovato anche molto interessante l’articolo scritto dal la Professor Giovanni Boccia Artieri che parla del ruolo dello smartphone in classe.

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