Caduta libera
Lo ricordo bene l’11 settembre. Lo ricordo perchè è stata la rete che mi ha comunicato la notizia. Tornando a casa in treno realizzavo che non tutti sapevano e continuavano a chiacchierare della loro giornata, della loro vita. C’è un’immagine che è rimasta indelebile nel mio cervello. Questa. Mi sono sempre chiesta cosa provasse in quel momento quella persona. Forse tutto, forse niente. Lui non c’è più, ma il mondo è andato avanti. Cosa pensi allora? Pensi che la vita è preziosa e che forse un uomo che parlava poco ma pensava molto aveva ragione e che la cosa importante è essere qui, ora. Quando mi amai davvero, compresi che in ogni circostanza mi trovavo nel posto giusto al momento giusto. Fu a quel punto che riuscii a rilassarmi. Oggi so che tutto ciò ha un nome… autostima. Quando mi amai davvero, riuscii a comprendere che l’angoscia e la sofferenza emotiva non sono altro che segnali i quali indicano che stiamo andando contro le nostre stesse verità. Oggi so che questa è…autenticità. Quando mi amai per davvero, smisi di desiderare che la mia vita fosse differente e cominciai a vedere che tutto quello che succede contribuisce alla crescita. Oggi so che questo si chiama… maturità. Quando mi amai per davvero, cominciai a comprendere perché è offensivo cercare di forzare una situazione o una persona solo per raggiungere quello che desidero, pur sapendo che non è il momento o che la persona (alle volte io stesso) non è preparata. Oggi so che il nome di tutto ciò è… rispetto. Quando mi amai per davvero, cominciai a liberarmi di tutto quello che non fosse salutare: persone e situazioni, tutti e ogni cosa mi spingesse verso il basso. Inizialmente la mia ragione chiamò questa attitudine col nome di egoismo. Oggi lo chiamo…amore per se stessi. Quando mi amai per davvero, smisi di preoccuparmi se non avevo tempo libero ed evitai di fare grandi piani, abbandonai i mega-progetti del futuro. Oggi faccio il giusto, quello che mi piace, quando voglio e secondo il mio ritmo. Oggi so che questa è…semplicità. Quando mi amai per davvero smisi di voler avere sempre ragione e, in questo modo, sbagliai molte meno volte. Così scoprii… l’umiltà. Quando mi amai davvero, smisi di chiudermi a rivivere il passato e di preoccuparmi per il futuro. Ora mi attengo al presente, che è dove la vita si manifesta. Oggi vivo un giorno alla volta. Questa si chiama… pienezza. Quando mi amai davvero, compresi che la mente può tormentarmi e ingannarmi. Ma quando la dispongo al servizio del cuore, è una valida alleata. E questo è… saper vivere!
Non dobbiamo avere paura di metterci in discussione…persino i pianeti si scontrano e dal caos nascono le stelle.