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Laura Melis

Dalle mie parti è appena spuntato un timido sole…e nella mia casella di posta ho trovato una bellissima sorpresa: le risposte della mia prima intervista a Laura Melis che è una bravissima artista. Il nostro incontro è stato del tutto casuale, ma da subito è nata una strana alchimia… Mi hanno colpita moltissimo le sue foto, trasudano emozione e soprattutto parlano a chi osserva. Non aspettatevi un’intervista tradizionale, io voglio davvero permettervi di conoscere Laura.
Raccontaci un po’ della tua infanzia. Puoi farlo attraverso un’immagine, un ricordo, unsapore, qualcosa che parli di te e che ci permetta di conoscerti davvero Ho avuto un’infanzia piuttosto spensierata. Già da piccola avevo molta libertà, ma non per questo mi comportavo da irresponsabile. La cosa che mi piaceva di più era il contatto con la natura e con gli animali. Sono sempre stata a contatto con i gatti, fin da quando ero nella culla! Ero attirata però da tutti gli animali. Una volta nel cortiletto dei miei nonni in Sardegna trovai un topolino morto in una trappola: scoppiai a piangere e corsi via, gridando contro mio nonno. In seguito però mi capitò di liberare qualche topino dalla trappola 🙂 Il mio amore per la natura e gli animali mi è rimasta, e anzi si è rafforzata, fino ad arrivare alla scelta di diventare vegana. Una persona importante della mia infanzia è stata la mia nonna materna, con cui passavo tutti i pomeriggi. Litigavamo spesso, eravamo due testarde! Ma poi facevamo sempre pace. Quando ci ha lasciato all’improvviso un paio di anni fa ho sofferto molto e mi son pentita di non aver passato più tempo con lei negli ultimi tempi….Cosa ti spinge a fermare il tempo per catturare un’emozione?

Mi fermo per contemplare la bellezza, la malinconia e la sofferenza, di animali, luoghi e persone. Con le persone che non conosco in realtà devo ancora perfezionarmi e superare la timidezza che mi blocca…

Il mondo è a colori o in bianco e nero?

Anche se prediligo la fotografia in bianco e nero, il mondo è senza dubbio, nonostante la violenza e l’ingiustizia che lo pervadono, a tinte colorate. Se così non fosse non varrebbe la pena di viverci! Anche quando mi capitano momenti penosi, il mio carattere mi permette di passare oltre, di trovare la soluzione (o vie alternative!) ai problemi. A volte per questo mi sembra di essere superficiale… ma credo sia inutile arrovellarsi su cose passate e irrecuperabili.

Il tuo futuro in uno scatto

Domanda difficile, visto che non ho ancora bene in mente cosa ci sarà nel mio futuro!

Però questa foto, un autoscatto, direi che mi descrive abbastanza bene: semplice, ma con un lato oscuro, con lo sguardo leggero e pensieroso allo stesso tempo, ma limpido, diretto fuori dal quadro caratterizzato da tinte scure e graffiate. Io mi vedo così, anche in futuro.

Creatività uguale?

Creatività per me significa saper vedere e riuscire a immortalare qualcosa che gli altri non vedono, riuscire a creare qualcosa che stupisca gli altri. Ma è decisamente difficile!

Cosa vedi negli occhi degli animali che fotografi?

Eh, dipende… negli occhi dei gatti vedo l’eleganza, l’indipendenza, l’affetto, la bellezza (e a volte un senso di superiorità nei confronti di noi umani ^_^’ ). Gli occhi dei cani invece sono di una dolcezza infinita; nei canili incroci occhi pieni di tristezza e rassegnazione, oppure, nonostante tutto, di speranza e allegria. Non mi scorderò mai gli occhi di un vitello che fotografai in un agriturismo in Sardegna qualche anno fa… Il piccolino era rinchiuso da solo in un box molto piccolo, che gli impediva i movimenti, in attesa che venisse il “suo giorno”. Gli tesi la mano e lui prese a leccarmi con disperazione… Gli occhi erano fissi su di me, forse l’unica persona che si era accorta di lui, e io non potei fare niente per toglierlo da lì…Vivendo con 7 gatti a volte mi capita, mio malgrado, di avere la possibilità di tenere tra le mani uccellini o lucertole feriti o soltanto tramortiti – quando va bene – e nei loro occhi vedo prima lo spavento, poi una sorta di fiducia, che si trasforma poi in piacere quando li accarezzo sul capino e loro socchiudono gli occhi, indugiando prima di scappare via. Indistintamente negli occhi di TUTTI gli animali vedo però qualcuno che va rispettato e protetto, qualcuno che ha una vita propria, che nessuno, per nessun motivo, ha il diritto di calpestare.

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