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Biennale Architettura 2021: in scena a Venezia da maggio a novembre

Slittata per effetto della pandemia dal 2020 al 2021, la 17. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia si svolgerà da sabato 22 maggio a domenica 21 novembre. La kermesse lagunare, organizzata dalla Biennale di Venezia e in questa edizione curata dall’architetto Hashim Sarkis, affronterà il tema How will we live together? attraverso un’esposizione principale, allestita come di consueto all’Arsenale di Venezia, e le singole partecipazioni nazionali, proposte nei padiglioni di ogni Paese e in una pluralità di luoghi della città.

Un anno in cui i curatori e i commissari dei padiglioni internazionali hanno aiutato contribuito a far sì che questa edizione della Biennale 2021 avesse un’impostazione ancora più focalizzata, dopo la terribile crisi sanitaria, sulle urgenze a cui il mondo dell’architettura è chiamata a rispondere: dal climate change alla polarizzazione politica, dagli spostamenti della popolazione all’aumento delle disuguaglianze sociali.

La Biennale ha invitato tutti a ripensare il futuro dell’architettura attraverso un nuovo punto di vista imposto dalla pandemia. Partendo dal titolo del progetto, le domande da porsi sono le seguenti: come vivremo insieme? L’architettura è ancora possibile dopo la pandemia?

Hashim Sarkis

La Mostra Internazionale comprende opere di 112 partecipanti provenienti da 46 Paesi con una maggiore rappresentanza da Africa, America Latina e Asia e con uguale rappresentanza di uomini e donne. Nel 2021 ci sarà il debutto di Grenada, Iraq, Uzbekistan e Repubblica dell’Azerbaijan. Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero della Cultura, Direzione Generale Creatività contemporanea, è a cura di Alessandro Melis.

Durante questa edizione la più grande sfida senza dubbio sarà la gestione del grande evento lagunare, il cui svolgimento sarà regolato da un rigido protocollo di sicurezza: mascherine obbligatorie, controllo della temperatura per tutti all’ingresso, igienizzazione delle mani, distanziamento, sistema di entrata e di uscita separato in ciascun padiglione, percorso espositivo a senso unico per la mostra centrale, acquisto dei biglietti esclusivamente online e tracciamento dei visitatori sono alcune delle misure previste per il contenimento della pandemia.

I TEMI

  • Among Diverse Beings
  • As New Households
  • As Emerging Communities
  • Across Borders
  • As One Planet

Queste sono le cinque “scale”, ovvero le sezioni tematiche, della Mostra internazionale. Declinate in una serie di sotto-temi, saranno affiancate alle “Stazioni di ricerca”, veri e propri progetti di analisi e approfondimento su singoli argomenti, a loro volta sviluppati da ricercatori di prestigiose università internazionali, inclusa l’Università Iuav di Venezia. Distribuite fra Arsenale, Padiglione Centrale e Giardini.

Le “scale” proporranno progetti che “spaziano dall’analitico al concettuale allo sperimentale al testato e provato e all’ampiamente diffuso.

Hashim Sarkis

Il programmansegue sette direzioni principali. Questa biennale infatti si allontana dal programma tradizionale: ci saranno eventi tematici, media diversi che vanno dalle pubblicazioni scritte ai film e ci saranno numerose attività collaterali e mostre collettive.

GLI EVENTI

Si va dai 17 Eventi Collaterali ammessi dal curatore, promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro e diffusi in tutta la città, al programma di incontri Meetings on Architecture. Tra gli eventi speciali si segnalano la partecipazione speciale dell’artista israeliana Michal Rovner al Padiglione Centrale, il progetto speciale di Studio Other Spaces (rappresentato da Olafur Eliasson e Sebastian Behmann), l’installazione How will we play sport together? , l’installazione di Giuseppe Penone in Arsenale, a cura della Vuslat Foundation, il Progetto Speciale al Padiglione delle Arti Applicate dal titolo Three British Mosques promosso dal Victoria and Albert Museum di Londra e l’iniziativa How will we play together?, con il suo focus sul gioco che sarà allestita a Forte Marghera. Il Leone d’oro speciale alla memoria verrà assegnato all’architetta, designer, scenografa, artista e critica italiana naturalizzata brasiliana Lina Bo Bardi.

Quest’anno la 17. Mostra Internazionale di Architettura incrocerà il 15. Festival Internazionale di Danza Contemporanea dal 23 luglio al 1 agosto, ospitando all’Arsenale, nella sezione della Mostra intitolata Among Diverse Beings, le installazioni e i danzatori-coreografi di Biennale College. Sotto la guida del direttore artistico della Biennale Danza, Wayne McGregor, essi daranno vita a frammenti coreografici, “istantanee” o “schizzi” sollecitati da segni, materiali e temi della Mostra di Architettura.

PUBBLICAZIONI

Oltre al classico catalogo di Biennale, verranno pubblicati due volumi, “Stations” e “Co-Habitats”, ricerche sulle cinque scale e relativi casi di studio sviluppate da ricercatori provenienti dalle università di tutto il mondo.

IL FILM

Verrà girato un film dal titolo Meetings on Architecture il cui tema parte proprio dall’interrogativo posto nel titolo: architetti e studiosi di tutto il mondo cercheranno di rispondere alla domanda How will we live together? in una serie di dialoghi sulle nuove sfide che il cambiamento climatico pone all’architettura, sul ruolo dello spazio pubblico nelle recenti rivolte urbane, sulle nuove tecniche di ricostruzione e le forme mutevoli dell’edilizia collettiva; sull’architettura dell’educazione e l’educazione dell’architetto, sul rapporto tra curatela e architettura.

IL PALINSESTO

L’idea alla base del palinsesto è chiara: offrire la possibilità a chiunque lo desideri di “dare una sbirciatina (Sneak Peek) alla mostra prima della sua apertura, accedendo ai contenuti diffusi giorno per giorno sul sito internet della Biennale di Venezia, sulle piattaforme digitali già attive – Twitter, Facebook, Instagram e YouTube –, e sul nuovo profilo Spotify. In quest’ultimo, in particolare, sarà rilasciata la playlist della 17. Mostra di Architettura, ovvero la colonna sonora ufficiale della kermesse composta da brani scelti dai singoli partecipanti, esplicito riflesso delle personalità coinvolte. Più esplicitamente legati all’architettura si preannunciano i contenuti video e le immagini che offriranno le prime risposte ai cinque quesiti posti da Sarkis, fra cui quello connesso alle “cinque scale” in cui sarà declinata la Mostra centrale.

Cerco di andare ogni anno a questo evento, lo trovo interessante e stimolante. Ricordo molto bene quella del 2016, particolarmente ricca e vivace. Una delle installazioni riportava una frase tradotta in diverse lingue: “L’architettura interessa tutti”. Concordo in pieno, soprattutto visto il periodo che stiamo vivendo.

C’è un luogo che amo più di tutti quando vado alla Biennale di Architettura: i Giardini dell’Arsenale. In particolare c’è un albero che adoro perché quando fa caldo offre un riparo dal sole con i suoi rami. Di solito dopo aver camminato a lungo questo è il mio luogo preferito per riorganizzare i pensieri e sistemare gli appunti.

Gli eventi in presenza è bene che ripartano, in sicurezza ovviamente, ma l’uomo non può vivere senza cultura, creatività e soprattutto deve poter creare il proprio e personale bagaglio di esperienze e ricordi.

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