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Tutto il bello di Dante

Il 2021 è l’anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna, suo luogo d’esilio, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321.

In tutta Italia è stato creato un fitto calendario di eventi per celebrarlo al meglio. Alcuni eventi secondo me sono davvero interessanti e meritano un approfondimento.

EMILIA ROMAGNA FESTIVAL – JOHN MALKOVICH, INFERNO

Uno degli eventi danteschi più attesi era sicuramente quello del 24 giugno e che vedeva la partecipazione di uno degli attori di Hollywood più intriganti ed enigmatici: John Malkovich. Come apertura dell’Emilia Romagna Festival, l’attore sarebbe dovuto salire sul palco della Rocca Sforzesca di Imola per un’emozionante interpretazione in chiave contemporanea delle terzine dell’Inferno dantesco (in inglese con proiezione del testo in italiano). Ad accompagnare la performance di Malcovich ci sarebbero stati il flautista Massimo Mercelli e l’ensamble da camera de I Solisti Aquilani. Purtroppo a causa dell’incerta situazione sanitaria provocata dalla Pandemia il tour è stato posticipato al 2022.

FOLGÓR VIVI – SHOW 3D A FIRENZE

L’atmosfera di una passeggiata serale per le vie del centro storico di Firenze avrà un fascino in più a patire da giugno (fino a dicembre). Basterà programmare una sosta di 10 minuti di fronte al Museo Casa di Dante, dove nel 1265 è nato il poeta.

Sulla facciata del Museo Casa di Dante verrà realizzato un exhibit notturno di projection mapping. Il projection mapping è una tecnica che permette di animare con la luce e consiste  nel proiettare immagini su superfici che sono così trasformate in qualcosa di vivo. Il contenuto video da circa 10 minuti, realizzato ad hoc per il Museo Casa di Dante, animerà gli elementi principali della Divina Commedia. Il video realizzato in animation graphic è impreziosito dalla voce narrante di Francesco Pannofino. La proiezione interesserà una porzione della facciata e si fonderà con essa creando un connubio altamente emozionale e stimolando la condivisione social grazie alla spettacolarità dell’evento. Tenete d’occhio il sito del museo per maggiori informazioni.

Io vidi più folgór vivi e vincenti far di noi centro e di sé far corona, più dolci in voce che in vista lucenti..

Dante Alighieri, Divina Commedia Paradiso – Canto X

SIMONE CRISTICCHI – PARADISO, DALLE TENEBRE ALLA LUCE

Con lo spettacolo di Cristicchi finalmente spazio anche alla terza cantica della Divinia Comemdia. Le sei rappresentazioni andranno in scena nella cornice di piazza Duomo nella città della Rocca dal 23 al 28 luglio e Cristicchi, protagonista e regista dello show, sarà accompagnato sul palco da 22 elementi dell’orchestra sinfonica Oida di Arezzo. Lo spettacolo poi girerà per l’Italia in varie tappe (Chiusi della Verna, Forlì, Faenza, Follonica, Pistoia, Pietrasanta) fino al 5 agosto. QUI potete trovate tutte le informazioni e gli aggiornamenti. A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi che dal 2017 è direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo scrive e interpreta il racconto di un viaggio interiore dall’oscurità alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo.

Sarà uno spettacolo tutt’altro che consolatorioha spiegato l’artista presentando la piécema che porta con sé un messaggio di speranza come dice lo stesso sottotitolo, “Dalle tenebre alla luce” con l’obiettivo di interrogare le coscienze di ciascuno nell’eterna ricerca della felicità, di quell’Eden che caratterizza l’esistenza stessa dell’uomo, una specie di scialuppa di salvataggio dai tempi che stiamo vivendo. L’ho scritto interrogando la geografia dell’anima parlando senza tabù anche di morte e di quello che c’è oltre la vita.

Non recito i versi danteschi. Sarà uno spettacolo di monologhi e canzoni, anche inedite, che parla della ricerca dell’Eden che è il mito universale e assoluto dell’intera umanità. A partire dal Paradiso di Dante faccio un viaggio tra canzoni e musica con l’Orchestra sinfonica che mi accompagnerà in questa ricerca del Paradiso perduto che è molto legato alla felicità. Tutti ci siamo accorti di quanto abbiamo bisogno di respirare, di condividere. Ecco, il teatro forse è l’unico luogo dove ancora la comunità si può incontrare per interrogarsi.

Simone Cristicchi

INFERNO – SCUDERIE DEL QUIRINALE

Sandro Botticelli, Mappa dell’Inferno, 1480-90, Biblioteca Apostolica Vaticana

Il calendario di esposizioni in programma quest’anno è molto ricco, ma la più attesa è a Roma alle Scuderie del Quirinale, dal 5 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022. Saranno esposte 180 opere provenineti da 10 Paesi e creeranno un percorso unico volto a descrivere il viaggio dantesco attraverso le sue diverse rappresentazioni dal Medioevo al Rinascimento, fino al Barocco e al Novecento. La cura del progetto è affidata a Jean Clair, sommo storico dell’arte e uno degli intellettuali che più ha indagato i temi del nichilismo, del male, della possibilità di una redenzione. D’altro canto, l’Inferno costituisce quello sfondo di abiezione su cui viene proiettato il disegno finale di giustizia e provvidenza.

Fra i temi e le sezioni della mostra:

  • La caduta degli Angeli ribelli
  • Il Giudizio Universale
  • La Porta dell’Inferno
  • Caronte
  • Gli abitanti dell’Inferno,
  • La topografia dell’Inferno dantesco,
  • I viaggiatori all’Inferno,
  • Il viaggio di Dante e Virgilio
  • Diavoli e demoni
  • Le tentazioni e il peccato (quando l’Inferno si avvicina a noi)
  • Dante poeta e politico in esilio
  • L’inferno in terra con le guerre
  • La follia
  • I totalitarismi
  • A riveder le stelle

LA CAPPELLA SISTINA DI RAUMA

Questo a mio avviso è uno dei progetti più affascinanti di tutti. Enrico Mazzone, classe 1982, torinese di nascita, finlandese di adozione, sta realizzando un disegno dedicato a Dante Alighieri. L’opera è realizzata su un enorme supporto cartaceo lungo 97 metri e largo 4 e racconta il viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso con un tocco personale.

Dettaglio dell’opera.

L’idea di realizzare quest’opera mi è venuta nel 2015, quando sono tornato dalla Groenlandia, dove le costellazioni, i boschi infiniti e il paesaggio in generale mi avevano ispirato. Ero restato cinque anni fuori dall’Italia e l’esilio, non obbligato ma simile a quello di Dante, mi ha fatto riflettere sulle stelle che mi circondavano e mi ricordavano il paradiso. Fino ad arrivare poi ai boschi e ai laghi – insidiosi, bui e a tratti ostili e tenebrosi – che mi hanno ricordato il purgatorio e l’inferno. Non ci ho pensato troppo. Ho trovato una cartiera che mi ha fornito il foglio, su cui tutt’oggi lavoro, e mi sono messo all’opera.

Enrico Mazzone

Dalle dodici alle quattordici ore al giorno sdraiato tra Paolo e Francesca, Caronte, Ulisse e il mal di schiena, hanno così permesso a Mazzone di diventare un artista a tempo pieno. La tecnica della puntinatura si ripete in modo paziente e meticoloso, ricalcando il viaggio dantesco ma senza nessun Virgilio a fargli da guida. I moduli per rappresentare le figure finali sono stati realizzati da Mazzone su fogli A2 (50 x 70 cm), affiancati tra loro per ricreare il disegno finale della grandezza desiderata. Con questo metodo è stato possibile avere continuità e creare uno spazio armonioso tra i differenti complessi figurativi.

A livello inconscio volevo creare questo viaggio tra la mia coscienza e me stesso, senza pensare agli altri. Posso affermare che sia stato un viaggio a livelli, proprio come quello di Dante 700 anni fa. Nel mio piccolo, sono riuscito a vivere questa esperienza e ho capito come muovermi, senza pensare troppo al futuro dell’opera, e nemmeno al mio. Con un metodo che definirei intuitivo, ho cercato di capire il percorso che stavo vivendo e ho realizzato il disegno per annotare quello che sentivo e provavo. Il tutto è una fedele rappresentazione dei miei sentimenti, trasposti sul foglio tramite la puntinatura.

Enrico Mazzone

Grazie alla sensibilità e all’acume di Vittorio Sgarbi e ad alcuni moderni mecenti questo artista è riuscito nella sua impresa e ha completato l’opera. “il rotolo di Dante” verrà esposto a Torino, la sua città, dal 2 novembre 2021 al 12 gennaio 2022, potrà essere ammirato gratuitamente dai visitatori nel Rettorato dell’Università degli Studi di Torino, in via Po 17. La sala Graaf, la biblioteca del rettorato, verrà allestita con una suggestiva scenografia alla Dan Brawn. I visitatori, grazie al contributo degli sponsor, potranno visitare la mostra gratuitamente.

DANTE’S BOX

Da Verona arriva Dante’s Box: 20 attori che fanno parte di compagnie locali hanno interpretato altrettanti canti di Inferno, Purgatorio e Paradiso, accompagnati da musiche create ad hoc. Ogni puntata dura 15 minuti e ospita personaggi speciali, come Vinicio Marchioni, Isabella Ragonese e Leo Gullotta, catapultando l’opera del sommo poeta nella modernità come come se fosse un jukebox. I podcast sono disponibili su rocketradiolive.com e sui canali Spreaker e Spotifay di Arteven, il circuito teatrale del Veneto.

Come vi raccontavo gli eventi per festeggiare Dante sono moltissimi, se ne scoprirò di nuovi ed interessanti li aggiungerò a quelli già citati. Quindi ritornate a trovarmi sul blog.

P.s: l’immagine che ho utilizzato come copertina del post è l’opera che ha realizzato a Ravenna l’artista brasiliano Eduardo Kobra per celebrare Dante.

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