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Olimpiadi invernali Pechino 2022: la Cerimonia di apertura tra spattacolo e modernità

L’accensione del particolare braciere olimpico ha dato ufficialmente il via alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. In questo post vi racconto attraverso le immagini più belle la Cerimonia di apertura che potete rivedere QUI su RayPlay.

QUI potete vedere gli highlights della Cerimonia.

La cerimonia d’apertura è stata diretta da Zhang Yimou. Il regista di “Lanterne rosse” per intenderci, con tremila giovanissime comparse impegnate.

LOCATION

La Cerimonia si svolge presso il Niaochao, (Nido d’uccello) ed è lo stesso stadio-icona del 2008: disegnato dallo studio svizzero Herzog & de Meuron, con la collaborazione dell’artista Ai Weiwei. Cinto da 35 chilometri di flessuose travi d’acciaio che sorreggono una struttura pesante 45 mila tonnellate.

VIDEO INTRO E TIGRI ROBOT

A scandirne l’inizio un conto alla rovescia che parte dal numero 24, tante sono le fasi solari (di due settimane circa ciascuna) in cui in Cina è diviso l’anno e che si susseguono in questo countdown dal grande freddo fino alla primavera, tempo di semina e nuova vita.

Uno sciatore che si trasforma in un treno ad alta velocità, sfreccia verso le montagne. In un filmato di animazione la Cina ricorda al mondo che vuole diventare leader anche negli sport invernali. Tradizione e futuro si alternano, di sottofondo la musica classica fin quando nello stadio non compare la scritta buon anno cinese fatta con un gioco di luci e di ghiaccio. È l’anno della Tigre.

Tra i quadri della coreografia, il centro dello stadio è stato occupato per qualche secondo da un branco di tigri. I felini sono robot, figli di Hangzhou, capitale tecnologica della Cina.

INNO CINESE

Tutti in piedi per l’inno nazionale della Repubblica popolare cinese: La marcia dei Volontari composta nel 1935, durante la guerra di resistenza all’occupazione giapponese e proclamata inno ufficiale nell’autunno del 1949.

LA PRIMAVERA E LA BANDIERA CINESE

Scorrono immagini della Cina, e poi si comincia: nelle fasi iniziali della cerimonia domina il verde della primavera, simbolo benaugurante che rappresenta anche il primo “quadro” di questa Cerimonia.

Uno stuolo di fili d’erba mossi dal vento, attorno ai quali volano delle “farfalle“: un soffio di vento sparge i semi e forma la parola “Spring”, primavera per l’appunto.

Pochi istanti, e lo scenario cambia: i 56 rappresentanti dei gruppi etnici che compongono la Cina portano in scena la bandiera, che viene issata alla presenza di Xi Jinping e del Presidente del CIO Bach.

IL CUBO DI GHIACCIO

Ed è qui che assistiamo alla parte più emozionante dello spettacolo: sul palco viene rievocato lo scorrere dell’acqua del Fiume Giallo, che poi si ghiaccia andando a comporre un blocco di ghiaccio (realizzato con una complessa tecnologia 3D) su cui vengono ricordate tutte le edizioni dei Giochi invernali fino ad arrivare a Pechino.

Degli hockeisti entrano in scena e colpiscono, a mò di porta, il blocco di ghiaccio con un disco virtuale che lo va di fatto a rompere: pian piano assistiamo alla formazione dei cinque cerchi olimpici, che vanno poi a sormontare la porta d’ingresso da dove arriveranno gli atleti. La sfilata può cominciare, con 91 nazioni e 2861 atleti coinvolti: sarebbe un’allegoria dell’abbattimento delle barriere tra i popoli.

SFILA L’ITALIA

Finalmente il turno dell’Italia. Arriva Michela Moioli, emozionata come aveva detto alla vigilia. Campionessa olimpica di snowboard cross, anche lei si è rialzata dopo brutti infortuni ed è tornata a vincere. Rappresenta la speranza azzurra in questa notte cinese, con la mantella tricolore disegnata da Armani.

IL GIURAMENTO E LA BANDIERA OLIMPICA

Il “quadro” che segue ricorda l’unità dei popoli e si conclude con la rappresentazione del Pianeta Terra, la nostra casa, mentre alle 14.52 tocca a Xi Jinping dichiarare ufficialmente aperti i Giochi Invernali di Pechino 2022. Seguono, come da protocollo, i discorsi del Comitato Organizzatore e di Thomas Bach (CIO), il giuramento di atleti e giudici di gara e l’innalzamento della bandiera olimpica.

IMAGINE

Per realizzare questo momento della coreografia è stata utilizzata l’intelligenza artificiale, inoltre lo stadio è stato tappezzato da 1.600mq di pannelli led.

La Cina sorprende tutti prima con un’esibizione sulle note di “Imagine“, poi con un coro di voci bianche che canta l’inno olimpico originale in lingua greca e poi ancora col suo particolare braciere olimpico. Un altro coro di bambini va a formare un cuore con delle luci a led a forma di colomba, che protegge a suo volta un fiocco di neve.

IL BRACIERE OLIMPICO

È proprio all’interno di questo maestoso fiocco di neve (composto da dei pannelli coi nomi delle 91 nazioni partecipanti) che viene piazzata la fiaccola olimpica, portata tra gli altri da Su Bingtian (sfidante di Jacobs sui 100m), a mò di braciere. Una scelta coraggiosa, quella di non andare a comporre un braciere classico, ma di utilizzare la fiaccola stessa per simboleggiare la fragilità dell’umanità attuale e un fuoco che può spegnersi, se non verrà curato dall’uomo.

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