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Burning Man 2022

Si è da poco conclusa la nuova edizione del Burning Man 2022, il famosissimo festival che dal 1991 va in scena nel bel mezzo del deserto di Black Rock, in Nevada.

Ogni anno, i partecipanti aiutano a costruire la “Black Rock City”, una città temporanea, inclusiva, simbolo di una società alternativa e fulcro di quello che oramai si può definire un vero e proprio rito.

L’attrazione principale, oltre alla presenza di moltissime celebrities, sono da sempre le gigantesche installazioni, quest’anno ispirate al tema dei “Walking Dreams”

Il porto dei tarocchi, il drive-in intergalattico e il treno fantasma sono solo alcuni degli spettacolari “sogni camminanti” di questa società alternativa contemporanea che appare e alla fine del Festival scompare come per magia.

Ho letto un articolo molto interessante che racconta da vicino cosa significa prendere parte alla realizzazione di questo progetto, le persone straordinarie che si incontrano. Non importa chi tu sia o da dove venga, tutti possono dare il proprio contributo e condividere le proprie esperienze.

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Due dei principi cardine di questo evento sono la sostenibilità e l’autosufficienza energetica e infatti sono stati i sistemi di accumulo di Energy Spa, una società italiana nata nel Progetto Manifattura, hub green di Trentino sviluppo Spa a fornire energia per il Festival.

Parlando sempre di sostenibilità, una delle sculture più interessanti era interattiva e utilizzava dei LED. L’opera è stata realizzata dall’artista-ingegnere Jen Lewin. The Last Ocean è una grande piattaforma composta da 10.912 libbre di plastica riciclata e 9.268 libbre di fibra di vetro e compositi riciclati da comunità costiere del Sud Africa.

I visitatori venivano invitati a interagire con l’installazione di Lewin, poiché potevano passeggiare su 250 piattaforme ad incastro illuminate da oltre 70.000 luci LED RGB. Mentre i visitatori interagivano con l’opera, i colori mutavano in continuazione rappresentando la natura organica e potente dell’oceano. Verso la fine del Festival le luci della piattaforma hanno cominciato a svanire, come un invito per i visitatori a ricordare il loro impatto sull’oceano.

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